scrolla per leggere
Estetica, tecnologia e sostenibilità: il futuro dello yachting punta su efficienza e consapevolezza
Design sostenibile, prestazioni silenziose
Il futuro dello yachting si gioca sull’equilibrio tra estetica, tecnologia e rispetto per l’ambiente. Gli yacht di ultima generazione sono progettati per ridurre le emissioni, massimizzare l’efficienza e garantire un’esperienza di navigazione sempre più immersiva e consapevole.
Lo dimostra la nuova serie Seadeck di Azimut, presentata al Cannes Yachting Festival, che inaugura una generazione di motoryacht ibridi pensati per la famiglia. Il Seadeck 6, il più efficiente mai realizzato dal cantiere, riduce le emissioni fino al 40% e introduce la Fun Island, un’area poppiera totalmente integrata con il mare. Sul Seadeck 7, grazie alla motorizzazione full hybrid, è possibile accedere alle aree marine protette navigando in modalità elettrica. Il design, firmato da Alberto Mancini e Matteo Thun, si sviluppa attorno a un’idea olistica di benessere a bordo.
Con l’S8, Azimut Benetti unisce anima sportiva e raffinatezza
Gli interni dell'Azimut Benetti S7
Spazi fluidi, comfort amplificato
Scompare la separazione tra interno ed esterno. Le linee si fanno più morbide, le superfici più trasparenti. Il layout degli yacht contemporanei è pensato per esaltare la continuità tra ambienti, regalando una sensazione di apertura e dialogo costante con il paesaggio marino.
Il nuovo wallywhy100, firmato Wally Yachts, è un crossover agile e compatto che combina il fascino sportivo di un coupé con la vivibilità di un superyacht. L’enorme beach club con murate abbattibili, la cabina armatoriale a tutto baglio e il grande open space sul ponte principale creano una connessione ininterrotta tra il salone e il pozzetto, trasformandolo in una terrazza affacciata sul mare.
Il wallywhy100, nato dalla visione avanguardista di Wally
La plancia di comando del wallywhy 100
Il wallywhy 100 nella laguna di Venezia
Eleganza sartoriale, lusso su misura
Materiali pregiati, finiture personalizzate, interni progettati come dimore galleggianti: la nautica d’eccellenza si affida sempre più al concetto di bespoke. Ogni dettaglio parla il linguaggio dell’unicità, costruendo un’esperienza che riflette il gusto e il lifestyle dell’armatore.
Ne è un esempio il Baglietto DOM 133, yacht a tre ponti in alluminio con finestrature panoramiche a tutta altezza, beach club su due livelli e piscina a sfioro. Con i suoi 40,6 metri di lunghezza e 8,7 di larghezza, vanta volumi interni generosi e una stazza di 411 GT. La configurazione è modulabile, con interni realizzati su richiesta. Linee ispirate al mondo automotive e spirito domestico sono il cuore del progetto, firmato da Stefano Vafiadis.
Il Baglietto DOM 133 firmato
da Stefano Vafiadis
Con il DOM 133, Baglietto offre uno yacht dallo stile deciso e dal forte appeal internazionale
Il Baglietto DOM 133 punta su volumi generosi, autonomia e spirito da explorer
Versatilità d’uso, anima sportiva
Gli yacht più recenti sono pensati per adattarsi a ogni occasione: dalla crociera di lungo raggio alla giornata in rada, fino all’uscita veloce. A rendere possibile questa flessibilità sono le soluzioni di layout intercambiabili e le configurazioni propulsive ad alte prestazioni.
Il nuovo Pardo GT75 di Pardo Yachts, lungo quasi 23 metri, è disponibile in tre versioni (Tender Garage, Beach e GT) e con due main deck alternativi: galley-up, più conviviale, e galley-down, più protetto. A firmare gli esterni è Nauta Design, mentre le carene ad alte prestazioni sono progettate da Zuccheri Yacht Design per motorizzazioni fino a 3.000 HP.
Firmato Pardo Yachts, il GT75 unisce design mediterraneo e comfort da cruiser per lunghe navigazioni
Gli interni del Pardo GT75 di Pardo Yachts
Arte nautica, visione architettonica
Ci sono yacht che non si limitano a navigare: raccontano un’idea. Sono oggetti culturali, espressione di un’estetica che supera il design funzionale per entrare nel campo dell’architettura e della sperimentazione.
È il caso di Sanlorenzo, che con il modello SP110 ha vinto il Compasso d’Oro 2024. Il merito? Aver riscritto il concetto di motoryacht sportivo con nuove proporzioni, trasparenze e soluzioni abitative. Il team composto da Piero Lissoni, Tilli Antonelli e Marco Arnaboldi ha dato vita a un progetto che continua con l’SP92, lungo 27,95 metri, con due versioni di layout interno e una crew area per quattro persone. Una “dream team boat” in cui lusso e avanguardia si fondono in perfetto equilibrio.
Il ponte principale del Sanlorenzo SP110
Gli interni del Sanlorenzo SP110 combinano volumi generosi e finiture contemporanee
La prua del Sanlorenzo SP110 evidenzia la geometria compatta dello scafo e la pulizia formale del progetto.
Ogni anno, le acque cristalline della Costa Smeralda diventano teatro di alcune tra le regate più iconiche al mondo, attirando armatori e velisti nella cornice esclusiva di Porto Cervo. Lo Yacht Club Costa Smeralda, fondato da Aga Khan — recentemente scomparso e commemorato con profonda ammirazione — continua a promuovere i valori dell’eccellenza sportiva e dell’eleganza nautica.
Il calendario 2025 si preannuncia ricco di eventi. A maggio, il ritorno della RC44 Porto Cervo Cup (12–18) e la Giorgio Armani Superyacht Regatta (27–31), che ospiterà la 19ª edizione del Southern Wind RendezVous. A giugno, The Nations League – Swan One Design Worlds (17–21), seguito dal ritorno dell’Admiral’s Cup il 19 luglio, dopo 22 anni di assenza. Settembre sarà dominato dalla Maxi Yacht Rolex Cup, mentre ottobre vedrà il gran finale con la 52 Super Series Sailing Week.
Non mancheranno iniziative di sostenibilità, come lo YCCS Clean Beach Day dell’8 giugno, in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani. Tra storia, innovazione e spirito sportivo, Porto Cervo si conferma capitale mondiale dello yachting.