Corri con Me

‍Di Gioia Carozzi
Foto di Toni Thorimbert

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Gli ingredienti c’erano tutti. Un attore italiano di soli 24 anni tra i più talentuosi del panorama internazionale, Matteo Oscar Giuggioli. Un fotografo tra i più famosi al mondo, Toni Thorimbert. Degli outfit di Dior Men arrivati sul set di Gentleman appositamente da Parigi e New York. Un’auto che ha fatto la storia come lo Squalo della Citroën. E una location che sembra sospesa nel tempo e nello spazio. Il resto è stato un flusso continuo e inarrestabile di energia tra Toni, lo stregone del ritratto d’autore e Matteo, fresco di David di Donatello nella categoria Rivelazione italiana 2025, dopo il successo in Hanno ucciso l’Uomo Ragno. Ossia, di quella fortunatissima serie Sky, nella quale Matteo Oscar Giuggioli interpreta Mauro Repetto, il fondatore, insieme a Max Pezzali, del gruppo musicale degli 883; ruolo che ha definativamente trasformato Giuggioli in star, dopo altri successi come il suo film debutto, nel 2017, Gli Sdraiati di Francesca Archibugi, di Billy per la regia di Emilia Mazzacurati, Volare di Margherita Buy, e del più recente Suspicious minds. Giusto per citarne alcuni...

Per Oscar Matteo Giuggioli, cappotto in tela di lana vergine, T-shirt in jersey di cotone, pants in twill di lana, collane con ciondolo e finitura argento, stivaletti Dior Explorer III in pelle di vitello liscia. Tutto Dior Men

Matteo, in queste fotografie, oltre a essere entrato perfettamente nella parte, sembra proprio che ti stia divertendo...

Beh, a me la moda diverte sempre ma lavorare con Toni Thorimbert è stato proprio figo, si può dire figo su Gentleman?

Prego...

Per la prima fotografia, per esempio, mi ha detto: corri con me. E questo ha fatto la differenza. Avrebbe potuto dire: corri per me. E ti assicuro non sarebbe stato lo stesso.

Perché?

Perché facendomi correre insieme a lui ho sentito che stava alzando la barriera che la società tende a mettere tra il mondo degli adulti e quello dei giovani. Mi ha fatto sentire alla sua altezza. Non come un giovane che deve dimostrare di meritarselo. E questa è una sensazione che mi porterò dietro per sempre.

È vero che se non ti fosse venuto bene il lavoro di attore avresti fatto il fotografo?

Sì, il fotografo documentarista.

Il personaggio che hai più amato interpretare?

Billy, l’opera prima di Emilia Mazzacurati.

Perché?

È legato a quello che dicevo prima. È un personaggio che non si sente mai all’altezza.

Chi è il tuo regista preferito?

Paul Thomas Anderson.

Attore?

Daniel Day Lewis.

Giacca e pantaloni di tela in lana vergine, camicia in popeline di cotone, shopper Dior Privé in pelle, collane con ciondolo e finitura argento e anello Dior 8 con finitura nera e argento. Tutto Dior Men.

Attore famoso ma dal talento incompreso?

Brad Pitt.

Quadro preferito?

Un dipinto di mio nonno. Era un artista, un decoratore, lavorava il legno. Mi ha trasmesso la sua grande manualità, che io ho trasferito sul lavoro che faccio con il corpo.

Fondamentale per un attore, quando l’hai capito?

Facendo teatro ho scoperto che il mio corpo comunica bene altri corpi e che il contatto fisico mi aiuta a calmare l’ansia.

Marcello Mastroianni diceva che il teatro è un tempio dove non entra mai il sole…

A volte le tenebre sono più fitte al cinema.

Per questa serie di ritratti, Matteo Oscar Giuggioli indossa una giacca in gabardine con zip, e camicia da baseball in popeline di cotone e seta, collana con ciondolo e finitura argento, tutto di Dior Men; cronografo Chiffre Rouge Black Ultramatte, 41 mm, automatico in acciaio nero ultra opaco, Dior Horlogerie.

Il personaggio più buio che hai fatto?

È in uno dei tre film che mi vedranno protagonista nel 2026.

Che sport pratichi?

Pugilato. Ho iniziato per preparare proprio uno dei tre personaggi che farò e mi è piaciuto un sacco.

Le hai più prese o più date?

Ne ho prese tante, però le ho anche date, ho le gambe lunghe e sono abbastanza veloce.

Sei nato e cresciuto a Rho, in provincia di Milano. Che cosa ti lega a questo luogo?

Tutte le cose belle della mia vita: la famiglia, gli amici, i miei nonni, la mia mamma...

La tua città preferita?

New York, anche se non ci sono mai stato.

Scrittore preferito?

Sono legato a Ernest Hemingway e mi piace Antonio Scurati.

Tu scrivi?

Ho appena riaperto un cortometraggio che avevo lasciato lì. È una storia d’amore, ma in realtà è un pretesto per raccontare i miei pensieri.

Gilet senza maniche in cotone, lino e seta, camicia in gabardine di cotone trapuntata, pantaloni in gabardine di cotone, shoes B01 Matchpoint in pelle di vitello e camoscio, anello Dior 8 con finitura nera e argento. Tutto Dior Men.

Hai buon gusto?

Sono stato educato al buon gusto. Mamma, per esempio, mi ha educato al gusto dei colori.

Quali ti piacciono?

I colori morbidi, i non colori; e i pastelli, i rosa, gli azzurri.

Che cosa è la moda?

Una grande forma espressiva che crea armonia.

In questi scatti di Gentleman indossi Dior Men, che tipo di rapporto hai con la maison?

Mi piace veramente molto. Credo che non dimenticherò la sfilata che fece al Cairo qualche anno fa, alla quale partecipai come ospite. Era bellissima.

Il tuo capo preferito? ‍

Da uomo tantissimi. Però ce n’è anche uno da donna: una gonna lunga fino ai piedi, rosa con stampe di tigri azzurre.

Ma tu metteresti una gonna?

Certo!

E dove andresti?

Non a fare la spesa, ma a ritirare il David, sì. Con sotto uno stivaletto, la camicia fuori e sopra una giacca sartoriale.

Che cos’è lo stile?

Aura.

Matteo indossa una camicia di seta con stampa Lily of the Valley, occhiali da sole Diorblacksuit S17U. Tutto Dior Men.

E l’eleganza?

Personalità.

Sei stato fotografato su una delle tue auto preferite, lo Squalo della Citroën, altri amori a quattro ruote?

Sparo alto: mi piacciono un botto le Aston Martin.

Chi ti tiene con i piedi per terra?

Io.

Giacca in twill di lana con dettagli in velluto, gilet in velluto di cotone nero, collane e anello con finitura argento, pantaloni a pieghe in twill di lana. Tutto Dior Men.

Camus ha detto che l’attore è un bugiardo sincero.

Fare l’attore è un lavoro.

Sei laureato in?

Scienze della vita.

Che rapporto hai con i social?

Se potessi ne uscirei subito.

Oscar è il tuo secondo nome vero o è di buon augurio?

(Ride, ndr) Ma no dai, è vero…

Video by Giuseppe Padula

Groom by Matteo Bartolini using Sisley Paris, Dyson, Balmain Hair, Eau de 1974. Sul set: Stefano Spinetta. Video Maker e Assistant: Giuseppe Padula. Special thanks to Vague Luxury Rent for their Citroën DS 21 Cabriolet Mylord by Henri Chapron.