Investimenti 2025: dieci buone idee su azioni, bond, oro, immobili e private equity per cavalcare Trump e banche centrali
Investimenti 2025: azioni USA e Giappone, obbligazioni corporate (investment grade e high yield, 5-7 anni in euro/sterline, 3-5 anni in franchi/dollari), Bund tedeschi e Gilts britannici. Settori: materiali, industriali, infrastrutture. Immobiliare in Svizzera ed Eurozona. Private equity e oro come asset rifugio. Dollaro USA favorito. Mercati emergenti: attenzione selettiva, focus su Taiwan e Corea del Sud (tecnologia).
Piazza Affari, le nuove azioni top per il 2025 nel portafoglio di Lemanik
Secondo Lemanik, le mid-small cap italiane saranno favorite nel 2025 da tagli dei tassi BCE, miglioramento PMI manifatturiere e nuovo fondo di fondi. Crescita globale prevista intorno al +3,2%, simile al 2024. Settori promettenti: immobiliare, banche (approccio selettivo), alcune small/mid cap. Investimenti evitati: automobilistico, semiconduttori (Stellantis, STM). Posizioni mantenute: Monte dei Paschi, Tenaris, Tim risparmio, Unipol. Nuove posizioni: Banco BPM (atteso rilancio prezzo), DiaSorin (miglioramento attività USA), Interpump (esposizione USA), Revo Insurance, Fincantieri, Newlat.
Azioni, le 10 migliori small cap di Piazza Affari per il 2025: offrono crescita, qualità, momentum e valore
Milano Finanza indica le small cap italiane come investimento promettente per il 2025. Alantra, banca d'affari, evidenzia uno sconto del 16% delle small cap italiane rispetto alla media storica, e del 21% rispetto alle large cap italiane. I settori tecnologico, industriale e servizi al consumatore hanno mostrato performance migliori negli ultimi tre anni. Alantra ha selezionato 10 migliori small cap basandosi su crescita, qualità, momentum e valore: NextGeo, Italian Sea Group, Italian Exhibition, Altea, Tinexta, Powersoft, B&C Speakers, Redelfi, Txt, Fae Technology. Queste aziende hanno sovraperformato del 35% negli ultimi 5 anni. Nel 2024, NextGeo prevede una crescita dei ricavi del 37,7%, dell'ebitda del 31,3% e dell'utile netto del 29,5%.
Sondaggio di Natixis sulle prospettive economiche: i grandi investitori sono ottimisti e prevedono un 2025 di crescita
Il 57% degli istituzionali non prevede recessione nel 2025. Il 68% prevede inflazione ai livelli target. Il rischio principale è la valutazione degli asset (47%), seguito dai tassi (43%). Il 72% lega il rally di mercato all'azione delle banche centrali. La politica di Trump e le relazioni USA-Cina sono le maggiori preoccupazioni (34%). Si prevede maggiore volatilità in azionario (62%), obbligazionario (42%) e valutario (49%). Le criptovalute sono considerate inadatte per la maggior parte degli investitori (72%). Il 73% è più ottimista sul private equity. Il 62% indica l'Asia esclusa la Cina come migliore opportunità tra i mercati emergenti, con l'India vista come potenziale leader (63%). La gestione attiva è favorita (70%).
Infrastrutture, dal digital al biometano ecco i settori su cui punta Goldman Sachs AM per la transizione
Secondo Goldman Sachs Asset Management, i migliori settori per investimenti nel 2025 sono: infrastrutture (digitali e legate alla transizione energetica), trasporti e logistica, economia circolare. Questi settori beneficiano delle "quattro D": decarbonizzazione, digitalizzazione, deglobalizzazione e demografia. Il settore energy & infrastructure mostra alti tassi di crescita. Nel campo della decarbonizzazione, le bioenergie, in particolare il biometano, sono considerate promettenti. Goldman Sachs AM punta a investire almeno 1 miliardo di euro in Europa nel settore bioenergie entro il 2026. L'azienda opera sia nel private market (oltre 500 miliardi di dollari di masse) che nel public market. Gli investimenti si concentrano su società con enterprise value tra 500 milioni e 2 miliardi di dollari.
Investimenti, Equita aggiorna il portafoglio per il 2025: più peso a due azioni finanziarie strategiche
Equita consiglia per il 2025: settore finanziario (Unicredit, Banca Mediolanum, Mediobanca, Fineco, Bper Banca); petrolifero (Eni, Tenaris, Maire); tecnologico (Nexi, con free cash flow 700-800 milioni nel 2024-2025); industriale (Interpump, Iveco). Le mid-small cap italiane sono considerate positive (P/E 2025 10,8 volte, crescita utile +8%). Visione neutrale/leggermente positiva sui mercati azionari. S&P500 a 22 volte il P/E 2025, Stoxx600 a 13,3. Unicredit: buy, target price 47,20 euro, dividend yield 2025 8,5%. Nexi: buy, target price 9,50 euro. Brembo: rating buy mantenuto, ma peso ridotto.
Piazza Affari, si chiude un anno di ipo depresse, ecco perché. Ma la pipeline del 2025 è già ricca
Nel 2024, Piazza Affari ha registrato 20 IPO, di cui 19 su Egm. Si prevede un totale di 22-23 IPO a fine anno, contro le 33 del 2023. Le valutazioni sono basse, con sconti fino al 50%. Il mercato è stato influenzato dalla raccolta di 35 miliardi di euro in Btp. Per il 2025 si prevedono 10 IPO, con bonus ipo confermati per il 2025, 2026 e 2027. Rsm ha già cinque mandati: agri-food, enologia, moda, energie rinnovabili, fintech. Altri cinque dossier sono in valutazione: tecnologia, immobiliare, marketing ed energie pulite. Regioni come Lombardia, Piemonte e Veneto potrebbero introdurre bonus regionali per le IPO.
Le azioni più scontate di Piazza Affari: come riconoscere le vere occasioni da Black Friday settore per settore
FTSE Mib: multiplo di 10,9, sconto del 19,5% rispetto alla media storica decennale. FTSE Italy Mid Cap: multiplo di 12,8, sconto del 30%. Banche (Unicredit, Bper): sconto del 76%, utili elevati. MFE: sconto dell'83%, utili cresciuti del 39% nei primi nove mesi. Lusso (Moncler, Brunello Cucinelli): sconti rispettivamente del 55% e 29%; Moncler sotto pressione per rallentamento utili e mercato cinese. De'Longhi: sconto del 44%, de-rating dovuto a calo capitalizzazione e aumento utili. Settori ciclici (chip, lusso, auto, industria): correzioni importanti per rallentamento economico e de-stocking. Prospettive 2025: titoli ciclici (auto, chip come STM e Infineon) potrebbero beneficiare della ripresa della domanda, ma incognite dazi USA e recessione. Europa: valutazioni inferiori agli USA, potenziale vantaggio da dollaro forte, ma rischio dazi.
Trimestrali, aria di svolta
Secondo Intesa Sanpaolo, nel 2025 gli investimenti migliori saranno nei settori non finanziari. Il processo di destocking sarà completato entro inizio 2025, favorendo una crescita degli utili del 6% in Italia e dell'8% per Euro Stoxx. Settori resilienti: oil&gas, Difesa e utilities. Il settore finanziario manterrà performance stabili grazie ai ricavi da commissioni. L'aumento dei tassi è un fattore negativo, ma il calo dell'inflazione e un dollaro forte supporteranno le esportazioni. La vittoria di Trump potrebbe influire negativamente, ma gli effetti saranno meno rilevanti del previsto grazie alle politiche monetarie accomodanti in Europa e al Pnrr.
Una scelta di valore Investimenti 2025, Vanguard punta sui bond: ecco quanto possono rendere le obbligazioni dell’area euro in portafoglio
Vanguard prevede per il 2025 rendimenti obbligazionari del 2,2-3,2% per l'area euro e 2,3-3,3% a livello globale (con copertura valutaria). Per le azioni, maggiore cautela: 5,1-7,1% per area euro e mercati sviluppati (escluso USA); 3,1-5,1% per mercati emergenti (per investitori in euro). Gli USA mostrano una crescita robusta, attribuibile a fattori di offerta (produttività, forza lavoro), non solo alle politiche della Fed. Un possibile rallentamento della crescita del PIL americano (da 3% a 2%) è previsto a causa di rischi politici (dazi, immigrazione). La crescita europea è vista sotto la media, con il rischio di rallentamento degli scambi globali.
Investimenti 2025, per Amundi è ora di guardare oltre le Magnifiche 7 di Wall Street. Ecco dove
Amundi consiglia diversificazione dagli investimenti in mega-cap americane (Tesla, Nvidia, Microsoft). Investimenti promettenti per il 2025: indici americani equal-weighted, mercato azionario giapponese, medie capitalizzazioni europee (mid cap). Cautela su small cap americane. Mercati emergenti interessanti, soprattutto Asia (interconnessione regionale, tecnologia dei chip). Cina: stabilità prevista, politica monetaria espansiva. Obbligazioni: focus su scadenze brevi (governamentali e credito), inclusi Treasury americani; cautela su parte lunga della curva americana.
Il Btp in portafoglio darà buone soddisfazioni nel 2025. Ecco perché secondo Anima
Anima prevede performance positiva dei BTP nel primo semestre 2025, grazie a Bce accomodante e spread sotto controllo (intorno a 122 punti base). Rendimento positivo anche per i Treasury statunitensi. Azionario globale positivo, con crescita utili Usa superiore al 10%. Settori ciclici preferiti, con focus su quality growth, soprattutto negli Stati Uniti. BTP hanno registrato +10% da gennaio 2024.
Egm, ecco i piani di Misitano & Stracuzzi: focus su nuovi impianti e crescita interna
Misitano & Stracuzzi, azienda di essenze agrumarie quotata su Egm, ha chiuso il primo semestre 2024 con 36 milioni di ricavi, prevedendo 66 milioni a fine anno. Il titolo è cresciuto del 28% dalla quotazione di luglio. Nel 2025 sono previste nuove fabbriche, che contribuiranno alla crescita. L'azienda punta sulla crescita interna, ma non esclude operazioni di M&A. Un passaggio al listino principale è considerato un'opzione futura.
Scenari Immobiliari vede rosa per i fondi immobiliari arrivati a 138 miliardi ma mancano prodotti residenziali
Fondi immobiliari: patrimonio mondiale a 4.750 miliardi (+2%). Italia: 138 miliardi (+5,3%), previsioni 145 miliardi nel 2025 (680 veicoli). Mancanza di prodotti residenziali in Italia, a differenza di Europa e USA. Mercato europeo: 1.630 miliardi, circa il 35% del mondiale. Opportunità di crescita, soprattutto negli USA, Canada ed Europa. Asset residenziali interessanti, ma poco sviluppati in Italia (1 miliardo vs 36-37 miliardi in Europa). Alta domanda di abitazioni in Italia, dovuta anche all'invecchiamento della popolazione.
Banche italiane, chi batterà le attese sui dividendi 2024-2026 con rendimenti fino al 14%
Secondo Jefferies, il settore bancario italiano offre buone opportunità di investimento nel 2025. Intesa Sanpaolo si distingue per il ritorno totale previsto del 45% (dividendi fino al 10,5% yield nel 2026), superando le aspettative del consenso. Unicredit (dividendi fino all'8,5% yield nel 2025) e Banco BPM (fino all'11,7% yield nel 2024) offrono anch'esse rendimenti interessanti sui dividendi. BPER Banca e Credem presentano potenziali dividendi elevati. Il consolidamento del settore, con l'eventuale acquisizione di Banco BPM da parte di Unicredit, potrebbe aumentare l'efficienza. I rischi includono un potenziale calo dei tassi di interesse superiore alle previsioni. Jefferies ha rivisto al rialzo i target price per Unicredit, Banco BPM e BPER Banca.
Borse oggi in diretta | Ftse Mib chiude sotto la parità (-0,5%) con Stm e Prysmian. Sprint di Generali dopo i conti
Secondo Milano Finanza, nel 2025 potrebbero essere promettenti gli investimenti nei settori bancario e assicurativo. Generali mostra una forte crescita (+18,1% premi lordi, +5% utile netto). Un nuovo polo bancario nasce dalla privatizzazione di MPS, coinvolgendo Banco BPM e Anima. Webuild ha già raggiunto gli obiettivi di ordini del piano 2023-2025 (8,3 miliardi di euro). Fincantieri registra un EBITDA in crescita del 19%. Il settore petrolifero, con Saipem che ha ottenuto un contratto da 1,9 miliardi di dollari, potrebbe essere interessante, ma la debole domanda cinese crea incertezza. Poste Italiane potrebbe rimanere fuori mercato nel 2025. Stellantis non prevede chiusure o licenziamenti in Italia. Il settore del lusso (Aeffe, Geox) mostra performance contrastanti.
Investimenti in insurtech verso 1,5 miliardi nel 2025
Investimenti Insurtech: 1,5 miliardi di euro previsti nel 2025. Nel 2024 si stimano 1,1 miliardi, con 700 milioni già investiti nel terzo trimestre. L'intelligenza artificiale e nuovi operatori (banche, fintech, utility) spingono la crescita. Nel 2024 il 75% degli investimenti proviene da compagnie assicurative tradizionali; nel 2025 si prevede una diminuzione al 65%.
Sys-Dat corre allo Star: dall’ipo vale già il 50% in più. Ecco quali sono le prossime mosse della software house
Sys-Dat, software house italiana, ha visto il suo titolo crescere del 50% dopo l'IPO a luglio 2024. Il mercato italiano del software vale 27 miliardi di euro, destinati a 32,8 miliardi nel 2027. Sys-Dat ha ricavi previsti di 57 milioni nel 2024, 68 milioni nel 2025 e 74 milioni nel 2026. Il margine EBITDA si mantiene al 20%. Ha acquisito tre aziende nel 2024, generando 4,6 milioni di ricavi aggiuntivi. Possiede 52,3 milioni di liquidità per future acquisizioni di aziende italiane più grandi, mirando ai settori food, bancario e assicurativo nel 2025.
Investimenti, ecco i fondi che sfidano il rally delle borse mondiali e nel 2024 fanno fino al +60%
Nel 2024, i fondi azionari globali attivi hanno registrato una performance media del 32%, con punte superiori al 60%. L'indice MSCI World ha guadagnato il 27%. Il fondo Global Equity Megatrends Neuberger Berman ha ottenuto un +30,1%, concentrandosi su 20-30 titoli con basso rischio e flusso di cassa positivo. Azimut AZ F.1 Eq. Global Growth B-AZ Fund ha registrato un +27,4%, investendo in aziende con forte vantaggio competitivo e elevato ritorno sul capitale. Jupiter Am Global Equity Growth Unconstrained ha ottenuto un +26,5%, puntando sulla digitalizzazione e riducendo l'esposizione all'AI dopo il boom iniziale. Per il 2025, si prevede un impatto positivo dall'intelligenza artificiale e dalle aziende americane, con attenzione a settori legati ai consumi e alla deregolamentazione. Il fattore ESG rimane rilevante.
Attenti agli scricchiolii dall’economia della Lombardia, l’eco può sentirsi in tutta Italia. I mercati sembrano averlo già capito
Lombardia: PIL +0,4% primo semestre 2024, in linea con dato nazionale. Produzione industriale -1,2%. Esportazioni -0,3%. Investimenti -6%, senza ripresa prevista nel 2025. Settore moda/tessile in calo. Servizi e turismo in crescita (+19,2% spesa turistica straniera). Ore di cassa integrazione +21,6%. Prestiti alle imprese -1,5%, a famiglie +0,8%. Consumi stagnanti (+0,3%). Risparmi in aumento, spostamento verso titoli di Stato e fondi. Segnali di rallentamento economico in Lombardia potrebbero influenzare negativamente le stime PIL Italia 2025.